Le cialde di caffè nacquero a metà degli anni 70 per potersi gustare un espresso buono come al bar anche in casa.
Successivamente nacquero vari formati differenti e le capsule, a volte creando anche confusione nel consumatore. Le cialde più usate sono delle monoporzioni in formato ESE (Easy System Espresso), cialde rotonde da 44 mm ma ne esistono di quadrate o di diametro più piccolo o grande.
Le cialde di caffè sono filtri di carta di riso preconfezionati, non trattati che contengono porzioni di caffè macinato e pressato.
Semplicemente l’acqua bollente a 90° della macchina attraversa il filtro (questo processo si dice percolazione), senza passare attraverso plastiche o alluminio, erogando il caffè in tazza. I due fogli di carta che contengono il caffè vengono pressati tra loro e con il calore questi si chiudono (senza l’uso alcun tipo di colla).
I caffè migliori e le macchine a cialde di qualità riescono ad ottenere una crema buona anche con le cialde, che non fa minimamente rimpiangere altri sistemi, anzi ha un valore aggiunto: la sostenibilità.
Infatti una volta preparato il caffè o la bevanda, la cialda viene gettata nell’organico perchè sia il contenuto che il rivestimento sono prodotti naturali. Non contengono prodotti lavorati e in genere la maggior parte dei prodotti in cialda è anche biologico proprio perchè sono la versione “rotonda” dei filtri da the o tisane che conosciamo tutti.
Le capsule di caffè invece devono essere gettate nell’indifferenziata.
Insomma la cialda può essere un ottima scelta per gustarsi un buon caffè e fare una scelta ecologica. E la linea Torrcaffè ha sia le cialde che le cialde BIO!
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